Codici ISBN & Bollini SIAE

Codici ISBN & Bollini SIAE

ISBN e SIAE sono due sigle con le quali ci si imbatte quasi subito quando si cominciano ad avere i primi contatti con le case editrici. Nella confusione totale che regna in Italia in questo settore, sembra che non esista nessuna normativa che imponga agli editori l’obbligo di dotare i propri volumi di uno o di entrambi questi elementi, e così si trovano in circolazione volumi che li hanno entrambi, volumi che dispongono di uno solo di questi due marchi, e volumi che non ne hanno neppure uno!

Ma a cosa servono? Sono equivalenti? Su quale dei due dobbiamo insistere col nostro editore? Chi li assegna? E chi li può richiedere?

In questo articolo cercheremo di dare una risposta a queste domande.

Lo scopo del codice ISBN è ben descritto nel nostro glossario. In pratica esso conferisce in qualche modo ufficialità alla pubblicazione. I libri dotati di codice ISBN possono essere facilmente cercati, in libreria e in biblioteca, e sono inclusi nel “Giornale della Libreria” distribuito ai librai dall’Agenzia ISBN.
In Italia, i codici ISBN sono assegnati dalla società EDISER, via delle Erbe, 2 – 20121 Milano, tel. 02.86995796 – fax. 02.86993157, che gestisce anche il sito: www.isbn.it.
Possono richiedere codici ISBN soltanto le Case Editrici e tutti quegli Enti & Fondazioni pubblici o privati che hanno una produzione editoriale.
Per ogni codice, l’Editore deve compilare, ed è passibile di denuncia in caso di falsi, una scheda nel quale dichiara una serie di cose sul libro: autore, collana, formato, numero di pagine, prezzo, caratteristiche tecniche, e perfino una breve presentazione.
Il codice ISBN è attualmente composto da 10 cifre, suddivise in 4 parti di lunghezza variabile da trattini di divisione:

* la prima parte è l’identificativo dell’area linguistica: Identifica il Paese o l’area linguistica dell’editore.
* La seconda parte è il prefisso editore: identifica l’editore/marchio editoriale
* La terza parte è il numero identificativo del titolo ed individua la singola pubblicazione.
* La quarta parte è un codice di controllo, calcolato in base alle cifre precedenti, contro possibili errori.

Per l’Italia, l’identificativo dell’area linguistica vale 88. Il codice di controllo è invece sempre costituito dall’ultima cifra. Le restanti 7 cifre vengono divise tra Prefisso Editore e Codice del Libro. Si capisce che il numero di cifre che rimangono a disposizione di ogni editore per identificare ciascun titolo del proprio catalogo dipende dalla lunghezza del suo Prefisso Editore. E’ per questo che più è grande una casa editrice, più è corto il suo codice identificativo, in modo da lasciare all’editore una gamma matricolare più ampia, per identificare un gran numero di titoli diversi. Le case editrici medio piccole hanno tutte codici ISBN con prefisso editore di 4 o 5 cifre:
Gli editori che hanno un codice di 4 cifre, hanno a disposizione 3 cifre per codificare i propri titoli, e possono quindi codficare 1000 titoli diversi, da 88-XXXX-000-Y a 88-XXXX-999-Y.
Le case editrici che hanno un codice di 5 cifre hanno solo due cifre per i propri libri, e possono quindi codificare solo 100 titoli diversi, da 88-XXXXX-00-Y a 88-XXXXX-99-Y.
Osservando il codice ISBN di un editore si può quindi avere anche una prima stima della dimensione della casa editrice. E’ ovvio, comuque, che una volta esaurita tutta la propria gamma matricolare, un editore può sempre richiedere un nuovo codice identificativo e ripartire quindi daccapo con altri titoli.
Dal 1° gennaio 2007 la struttura del codice ISBN è leggermente cambiata, passando da 10 a 13 cifre. In Italia, all’ISBN tradizionale a 10 cifre è stato semplicemente aggiunto il prefisso 978.
Dal codice ISBN si ricava poi anche un codice a barre EAN-16 che, di solito, viene stampato sul retro del libro.
Se il libro è già stampato, l’EDISER può anche fornire un rotolo di etichette adesive con il codice ISBN ed il codice a barre già stampati, da incollare sulla copertina posteriore del libro.
Una volta che l’Editore si è dotato di un suo Prefisso Editore, il costo del codice ISBN per ciascun titolo del proprio catalogo è davvero irrisorio. Se volete, sul sito potete consultare le tariffe proposte dalla EDISER, Clickando qui.
Maggiori dettagli sul codice ISBN sono disponibili sul sito internet: www.isbn.it

I bollini SIAE hanno uno scopo totalmente diverso. Nascono infatti col fine di proteggere l’autore nei confronti dai plagi e da eventuali truffe a suo danno da parte dell’editore. In pratica, dopo che autore ed editore si sono accordati sul numero di copie da stampare e distribuire, la SIAE fornisce a chi ne fa richiesta (in questo può essere sia l’autore che l’editore) un numero prestabilito di bollini da applicare sui volumi. Il consumo di bollini fornisce così all’autore un controllo esatto del numero di copie distribuite dall’editore. A conti fatti però, questo meccanismo risulta efficace soltanto nel caso, davvero improbabile, in cui l’editore stampi, distribuisca e venda un numero di copie maggiore di quello concordato con l’autore, truffandolo così dei diritti d’autore sui volumi eccedenti, oppure se qualcuno che non sia l’editore, riproduca lo stesso volume, mettendo in circolazione dei “falsi” come avviene per CD e DVD. I volumi realizzati in eccesso dall’editore, o “clonati” da terzi, sarebbero infatti identificabili, in questo caso, grazie all’assenza del bollini olografici della SIAE.
Per approfondire questi temi, vi suggeriamo una visita al sito ufficiale della SIAE: http://www.siae.it.

Per la nostra esperienza, un volume che dispone di entrambi i marchi è sicuramente un oggetto più appetibile per le librerie e per i lettori ma, senza dubbio, è il codice ISBN quello sul quale bisogna insistere col proprio Editore, innanzitutto perché Libri sprovvisti di questo codice vengono rifiutati dalla stragrande maggioranza dei Distributori e delle Librerie, ma anche perché è solo l’Editore o l’Ente che ha ufficialmente curato la pubblicazione del Libro a poterlo richiedere e, se il libro ne è sprovvisto, in seguito l’Autore non può farci più nulla!
Ricordiamo che l’opportunità delle etichette adesive, consente l’introduzione di tale codice anche se il volume è già stato stampato, per distrazione o per dolo, senza questo importante numeretto, ma l’operazione dev’essere sempre svolta dall’Editore.

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